“Progetto LIFE ZEOWINE: ZEOlite e scarti viticoli come prodotto innovativo per le produzioni dei vigneti“
| Pubblicazione Layman’s Report versioni Ita – ENG |
Il viticoltore deve affrontare in ogni ciclo produttivo le sfide per migliorare la protezione e la gestione del suolo, il benessere della pianta e la qualità delle produzioni, anche nel contesto della viticoltura biologica e biodinamica, ricercando soluzioni sempre più sostenibili anche in grado di ottimizzare la gestione degli scarti aziendali.
La chiusura del ciclo di gestione degli scarti aziendali ed il loro riutilizzo per la gestione sostenibile del suolo e della sostanza organica del suolo sono stati proprio i due focus principali del Progetto LIFE ZeoWine, nell’ambito del quale, partendo da elementi di efficacia già comprovati sia per i compost sia per la zeolite, sono stati definiti dei protocolli per la produzione di ZeoWine e la sua applicazione nella concimazione di produzione e impianto, per dimostrare che la sua adozione in viticoltura migliora le proprietà del suolo e le caratteristiche fisiologiche della pianta.
LIFE ZeoWine è un progetto finanziato dalla Comunità Europea nell’ambito del Programma LIFE che ha avuto lo scopo di migliorare la protezione e la gestione del suolo, il benessere della vite e la qualità dell’uva e del vino attraverso l’applicazione al suolo di un prodotto innovativo “ZeoWine” derivante dal compostaggio di scarti della filiera vitivinicola e zeolite. La sinergia degli effetti positivi di ZeoWine sul suolo e sulla pianta è stata dimostrata dal miglioramento dell’efficienza nutrizionale e idrica, dalla riduzione della necessità di apporto di fertilizzanti, dalla chiusura del ciclo produttivo del materiale di scarto di filiera e dal miglioramento della qualità dei vini prodotti. Giunto al termine della sua implementazione, dopo 3 anni di sperimentazione e monitoraggio dei risultati ed impatti sul suolo, sulle viti e sulle produzioni finali (uve e vino), pubblichiamo in versione italiano ed inglese il Layman’s Report, un documento di presentazione del progetto e dei suoi risultati
Il viticoltore deve affrontare in ogni ciclo produttivo le sfide per migliorare la protezione e la gestione del suolo, il benessere della pianta e la qualità delle produzioni, anche nel contesto della viticoltura biologica e biodinamica, ricercando soluzioni sempre più sostenibili anche in grado di ottimizzare la gestione degli scarti aziendali.
La chiusura del ciclo di gestione degli scarti aziendali ed il loro riutilizzo per la gestione sostenibile del suolo e della sostanza organica del suolo sono stati proprio i due focus principali del Progetto LIFE ZeoWine, nell’ambito del quale, partendo da elementi di efficacia già comprovati sia per i compost sia per la zeolite, sono stati definiti dei protocolli per la produzione di ZeoWine e la sua applicazione nella concimazione di produzione e impianto, per dimostrare che la sua adozione in viticoltura migliora le proprietà del suolo e le caratteristiche fisiologiche della pianta.
LIFE ZeoWine è un progetto finanziato dalla Comunità Europea nell’ambito del Programma LIFE che ha lo scopo di migliorare la protezione e la gestione del suolo, il benessere della vite e la qualità dell’uva e del vino attraverso l’applicazione al suolo di un prodotto innovativo “ZeoWine” derivante dal compostaggio di scarti della filiera vitivinicola e zeolite. La sinergia degli effetti positivi di ZeoWine sul suolo e sulla pianta viene dimostrata dal miglioramento dell’efficienza nutrizionale e idrica, dalla riduzione della necessità di apporto di fertilizzanti, dalla chiusura del ciclo produttivo del materiale di scarto di filiera e dal miglioramento della qualità dei vini prodotti.
Il convegno finale propone una presentazione della sperimentazione applicativa, dell’impatto sulle aziende viticole coinvoltedurante i 4 anni di progetto, del processo di compostaggio degli scarti di filiera e della selezione e utilizzo delle zeoliti per la produzione del prodotto e la relativa applicazione in campo.
Workshop di presentazione dei risultati del progetto LIFE Zeowine
“Progetto LIFE ZEOWINE: ZEOlite e scarti viticoli come prodotto innovativo per le produzioni dei vigneti“
| Martedì 28 Gennaio 2020, ore 09h15 – 17h00 |
Azienda Agricola CMM – Cosimo Maria Masini
Tenuta Poggio
San Miniato – Pisa
Il 28 Gennaio 2020 è stato organizzato e realizzato il Workshop di presentazione dei risultati del progetto LIFE Zeowine.
Il Workshop si è tenuto a San Miniato e sono stati presentati i risultati ottenuti durante il primo anno di progetto evidenziando i risultati ottenuti sulla protezione e la gestione del suolo, il benessere della vite e la qualità dell’uva e del vino attraverso l’applicazione sperimentale di Compost, zeolite e del prodotto innovativo ZEOWINE ottenuto dal compostaggio di scarti della filiera vitivinicola e zeolite.
Sono stati presentati i risultati della sperimentazione e il confronto tra le tre diverse strategie per evidenziare i risultati differenziali positivi del prodotto ZEOWINE.
L’evento è stato anche un’eccezionale occasione per azioni di networking e sinergie fra progetti LIFE e non solo. Durante la giornata è stata dedicata:
Una sessione introduttiva e divulgativa del programma LIFE con un focus si progetti esemplari finanziati in Italia nel contesto della viticoltura:
Una sessione dedicata alla presentazione della sperimentazione e dei risultati sotto tutti gli aspetti rilevanti, con evidenza degli impatti sui processi e sugli indicatori ambientali
Una sessione di approfondimento sulle zeoliti in viticoltura
una consistente sessione di presentazioni finalizzate al networking. I progetti partecipanti sono stati:
LIFE VITISOM, che propone un sistema di gestione della concimazione organica finalizzato al contrasto dell’erosione della materia organica e al miglioramento dell’omogeneità e della qualità dei suoli vitati;
LIFE GREEN GRAPES, volto a dimostrare la validità dell’integrazione di consociazioni microbiche radicali ed uso di prodotti fogliari induttori di resistenza per ridurre fino al 50% di input chimici di sintesi nella difesa antifungina;
FERTIBIO, che punta a sviluppare e validare fertilizzanti biologici innovativi – in grado di ridurre l’impiego di fertilizzanti chimici e l’inquinamento ambientale derivato – ottenuti a partire da microorganismi e biomateriali per la coltivazione di specie erbacee, ortive e foraggere;
LIFE AGRISED, volto a dimostrare l’idoneità dei sedimenti recuperati con un processo di compostaggio per il settore vivaistico.
Il 26 novembre 2019, nell’ambito di un ciclo di interventi formativi previsti dal Progetto FIELD – finanziato nell’ambito del PSR regionale della Toscana e coordinato dal Centro Analisi C.A.I.M. S.r.l. di Follonica -, Graziana Masciandaro ha presentato le attività del Progetto LIFE Zeowine a 30 lavoratori del settore agricolo, agroalimentare e forestale, terrestre, dirigenti ed, in particolare: imprenditori agricoli; proprietari di aziende agroalimentari; amministratori e dipendenti, anche con funzioni manageriali, di organi di gestione del territorio, rappresentati da Comuni, Unioni di Comuni, Enti del Parco ed enti pubblici che gestiscono i siti della Rete Natura 2000.
Lo scopo del progetto è quello di realizzare interventi di trasferimento dell’innovazione con l’obiettivo di potenziare il sistema delle conoscenze e del trasferimento dell’innovazione attraverso azioni di informazione, destinate agli addetti del settore agricolo, agroalimentare e forestale, gestori del territorio operanti in zone rurali. Il progetto vuole sostenere l’erogazione di interventi informativi finalizzati a realizzare attività di disseminazione delle informazioni rilevanti per le attività agricole, agroalimentari, forestali.
Tra i casi di studio sono state presentate le attività ed i risultati del Progetto LIFE ZEOWINE che ha realizzato un nuovo ammendante per incrementare la fertilità dei suoli nel settore vitivinicolo. Tale fertilizzante è stato ottenuto combinando le proprietà della zeolite, il cui utilizzo nel recupero dei suoli e degli ambienti contaminati e degradati presenta ottime potenzialità in molti settori oltre che in agricoltura, con la sostanza organica stabile di un compost ottenuto su scala aziendale dal riutilizzo degli scarti di lavorazione delle uve, vinacce e raspi. I risultati attesi dell’applicazione di tale prodotto ai terreni vitati sono relativi al miglioramento complessivo della qualità dei suoli in termini di contenuto in sostanza organica, biodiversità, miglioramento delle condizioni idriche e strutturali, alla riduzione del contenuto in rame biodisponibile e dell’impatto totale delle emissioni di gas serra, ma anche all’incremento della qualità delle uve e dello stato di equilibrio fisiologico delle viti.
Il 28 Ottobre 2019, nell’ambito di un ciclo di interventi formativi previsti dal Progetto FIELD – finanziato nell’ambito del PSR regionale della Toscana e coordinato dal Centro Analisi C.A.I.M. S.r.l. di Follonica -, Graziana Masciandaro ha presentato le attività del Progetto LIFE Zeowine a 30 lavoratori del settore agricolo, agroalimentare e forestale, terrestre, dirigenti ed, in particolare: imprenditori agricoli; proprietari di aziende agroalimentari; amministratori e dipendenti, anche con funzioni manageriali, di organi di gestione del territorio, rappresentati da Comuni, Unioni di Comuni, Enti del Parco ed enti pubblici che gestiscono i siti della Rete Natura 2000.
Lo scopo del progetto è quello di realizzare interventi di trasferimento dell’innovazione con l’obiettivo di potenziare il sistema delle conoscenze e del trasferimento dell’innovazione attraverso azioni di informazione, destinate agli addetti del settore agricolo, agroalimentare e forestale, gestori del territorio operanti in zone rurali. Il progetto vuole sostenere l’erogazione di interventi informativi finalizzati a realizzare attività di disseminazione delle informazioni rilevanti per le attività agricole, agroalimentari, forestali.
Tra i casi di studio sono state presentate le attività ed i risultati del Progetto LIFE ZEOWINE che ha realizzato un nuovo ammendante per incrementare la fertilità dei suoli nel settore vitivinicolo. Tale fertilizzante è stato ottenuto combinando le proprietà della zeolite, il cui utilizzo nel recupero dei suoli e degli ambienti contaminati e degradati presenta ottime potenzialità in molti settori oltre che in agricoltura, con la sostanza organica stabile di un compost ottenuto su scala aziendale dal riutilizzo degli scarti di lavorazione delle uve, vinacce e raspi. I risultati attesi dell’applicazione di tale prodotto ai terreni vitati sono relativi al miglioramento complessivo della qualità dei suoli in termini di contenuto in sostanza organica, biodiversità, miglioramento delle condizioni idriche e strutturali, alla riduzione del contenuto in rame biodisponibile e dell’impatto totale delle emissioni di gas serra, ma anche all’incremento della qualità delle uve e dello stato di equilibrio fisiologico delle viti.